Oggi vi voglio parlare di uno dei tanti prodotti caratteristici della mia regione (Emilia Romagna), uno dei prodotti piΓΉ conosciuti del Made in Italy culinario.
Veloce da preparare, ma allo stesso tempo frutto di una lavorazione elaborata.
LA PIADINA ROMAGNOLA!π·π
Una grande tradizione alle spalle e sempre alla moda. La piada e i suoi chioschi non conoscono crisi. Un cibo da strada che piace proprio a tutti!
Non esiste un anno preciso per la sua creazione, ma alcuni studiosi la fanno risalire al tempo degli Etruschi e degli antichi Romani.
Il nome fu coniato dal romagnolo Giovanni Pascoli; in un suo famoso poema infatti italizzΓ² la parola romagnola “piΓ¨” in “piada” e la definΓ¬ il “pane dell’umanitΓ ”.
Altra data di fondamentale importanza storica Γ¨ il 24 ottobre2014, giorno in cui venne riconosciuta la denominazione di IGP ( Indicazione Goegrafica Protetta).
La zona di produzione della Piadina Romagnola IGP comprende il territorio amministrativo delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e alcuni comuni della provincia di Bologna.
Una buona piadina si riconosce da una “connotazione artigianale” data dalla struttura, dal colore non omogeneo e dalle bolle in superficie.
E di facilissima preparazione. Va scaldata in una padella antiaderente bella calda e girata ogni 20 secondi per 3-4 volte. Si farcisce poi con prosciutto crudo, rucola e lo squacqueroneΒ o a piacere con altri salumi e formaggi.
INGREDIENTI PER 6 PIADINE DEL DIAMETRO DI 22 CM
- Farina 500 g – Strutto 125 g – Acqua a temperatura ambiente 170 gr – Sale fino 15 gr – Bicarbonato 1,5 cucchiaini
Piccoli consigli:ππ
- Il bicarbonato non Γ¨ indispensabile, ma serve a rendere lβimpasto piΓΉ morbido.β
- Se voleteΒ una piadina piΓΉ morbida sostituire parte della dose di acqua con del latte.β
- Per una versione piΓΉ light, utilizzate 80 g di olio extravergine dβoliva al posto dello strutto.β